Nel Sahara Occidentale è ripresa la guerra!
15-12-2020 18:34 - News Generiche
Da circa un mese sono riprese le ostilità nel conflitto tra il Marocco e la RASD (Repubblica Araba Saharawi Democratica), scatenata oltre 45 anni fa a seguito della invasione del Sahara Occidentale da parte dell’esercito del regno del Marocco.
Fonte: Associazione Crescere Insieme
Lo scontro si è riacceso, dopo una lunga tregua seguita al cessate il fuoco del 1991, che era intervenuto per intercessione dell’ONU, che prevedeva di celebrare un referendum tra i cittadini saharawi per decidere con autodeterminazione tra indipendenza o integrazione con il Marocco.
La violazione del cessate il fuoco è responsabilità del Marocco che ha inviato truppe in una zona cuscinetto (ai confini con la Mauritania) ove civili saharawi manifestavano pacificamente contro il sistematico saccheggio delle risorse naturali della Sahara Occidentale da parte dei marocchini. L’esercito della RASD ha reagito per difendere i propri cittadini inermi.
È oltremodo evidente la responsabilità della comunità internazionale, dell’ONU che non assumono l’impegno concreto ed esercitano le necessarie pressioni sul Marocco per celebrare il referendum come previsto dagli accordi del cessate il fuoco del ’91.
Crescere Insieme Associazione Solidale e Culturale con Sede nel Comune di Pontedera (PI) ha per circa 20 anni accolto ed ospitato (con l’impegno di centinaia di volontari) centinaia di bambini Saharawi, offrendo loro l’occasione per fare un’esperienza lontano dal terribile clima estivo del deserto, e cogliere l’occasione per svolgere controlli sanitari e aiutare molti di loro.
Tanti di quei ragazzi sono oggi soldati e sono a combattere per liberare la loro patria. Ciò premesso
Crescere Insieme
Auspica che tacciano le armi e riprenda il cammino previsto dagli accordi e che si vada rapidamente alla celebrazione del referendum di autodeterminazione;
chiede alle autorità italiane di adoperarsi, nelle competenti sedi, per sostenere il processo di autodeterminazione come sottolineato dalla lettera del Ministro degli Affari Esteri del nostro paese;
implora i nostri comuni, le nostre province e la Regione Toscana ad essere impegnati a sostenere i comuni saharawi gemellati e sostenere con ogni mezzo il processo di autodeterminazione del popolo del deserto.
Fonte: Associazione Crescere Insieme